Cosa farai di nuovo oggi? Allena la mente al cambiamento con questo gioco.
Domenica scorsa ho trascorso il pranzo a casa di mia sorella e mi sono messa a giocare con la mia nipotina Aurora, di un anno e mezzo. Il nostro gioco preferito è nascondino.
Di solito mi nascondo dietro a tavoli e sedie, o comunque in punti in cui lei riesce a vedermi con facilità poiché mi permettono di non sparire totalmente dalla sua vista. Stavolta, per la prima volta, mi sono nascosta dietro alla tenda della sua cameretta, convinta che mi avrebbe trovata con altrettanta facilità data la trama velata. Non è stato così, ed ho dovuto aiutarla a trovarmi facendole sentire la mia voce.
L’idea di essere nascosta dietro qualcosa che la rendesse “invisibile” l’ha stupita talmente tanto che abbiamo trascorso i successivi dieci minuti ad avvolgerci e liberarci dalla tenda, con me che da un lato ridevo di cuore per la sua curiosità e il suo entusiasmo e dall’altro restavo colpita nel vederla timorosa, un giro dopo l’altro, all’idea di sparire o al pensiero di entrare li dietro da sola senza me al suo seguito, benché determinata a continuare quella giostra, che è finita con il coinvolgere genitori e nonni alla ricerca di noi due nascoste.
Stupore, curiosità, e poi paura ma seguita da un sempre nuovo coraggio ad andare avanti per scoprire ancora una volta la semplice magia che quei pochi passi potevano regalarle.
Da bambini facevamo tutto per la prima volta, eravamo sempre stanchissimi proprio perché investivamo tutte le nostre energie in ogni nuova cosa sperimentata.
Adesso, invece, facciamo troppo spesso le solite cose, diciamo sempre le solite frasi, ci rifugiamo sempre nei soliti luoghi comuni, come se vivessimo di ultime volte.
E abbiamo questa visione del futuro come un declino inesorabile che ci porterà via le cose che abbiamo senza restituircele ne dandoci nulla in cambio mentre dovremmo imparare a ri-vedere il futuro con speranza, con entusiasmo e con curiosità perché resteremmo stupiti delle sorprese che incontreremo lungo il nostro cammino.
Da quanto tempo non fate qualcosa per la prima volta? Sareste disposti a mettervi di nuovo in gioco?
Vi sentite un po’ arrugginiti? Credete di non farcela a lasciarvi andare? Non preoccupatevi, è normale. Ma pensate a cosa vorrebbe dire allenare il vostro cervello a immaginare ogni giorno di fare, anche per pochi minuti, qualcosa che non ha mai fatto.
Mi viene in mente la mia amica Noemi, da sempre avversa allo smalto rosso in ogni sua tonalità, quando per la prima volta ha deciso di abbattere questo blocco e lo ha provato sulle sue unghie. Da allora la sua pochette ha accolto un arcobaleno di colori che mai avremmo creduto possibile.
Non ha importanza la qualità del gesto che compirete quanto il fatto che esploriate un territorio per voi nuovo. Vi basteranno un pizzico di coraggio e un po’ di curiosità. Il successo è assicurato.
Se poi doveste scoprire che qualcosa non vi piace, saprete di aver fatto un’esperienza dalla quale avete tratto comunque un insegnamento.
Chi vuole provare insieme a me?